Metafore convincenti
Utilizzo del linguaggio metaforico nel dialogo col paziente
Storia
Andrea Fumagalli, 50 anni, laureato, dirigente d’azienda, ha la psoriasi. Assume betabloccanti, è sempre in viaggio, e mangia spesso fuori casa. Ha sentito parlare di nuovi farmaci sistemici per la psoriasi e, avendo stile sociale espressivo, vorrebbe sperimentare la nuova terapia.
Domande
Basandovi sulle caratteristiche specificate, realizzate le indicazioni segnalate. Non preoccupatevi minimamente del significato clinico – diagnostico di ciò che viene detto!!
Si tratta di un esempio che, dal punto di vista medico, è totalmente assurdo.
- Usando un linguaggio metaforico, convincetelo a fare solo terapia topica per la psoriasi e a seguire uno stile di vita più sano.
Risposta
Quando si tratta di dialogare con un paziente non ci sono regole assolute, ma solo suggerimenti e ipotesi.
La descrizione del paziente permette di individuare alcuni parametri su cui basare la scelta del linguaggio, delle metafore e delle argomentazioni
- linguaggio metaforico, stile sociale espressivo
- dirigente d’azienda
Viene quindi sviluppata una ipotesi, ma vi suggerisco di divertirvi a svilupparne altre
e, se volete, inviatele per condividerle con noi.
- Ma lei in azienda doterebbe di strumenti tecnologici all'avanguardia qualunque dipendente o farebbe scelte in funzione del lavoro che svolgono? O acquisterebbe l’Audi A6 per chi deve fare consegne in città? La sua psoriasi può essere tenuta sotto controllo con i farmaci topici, soprattutto ora che hanno studiato dei protocolli sperimentali di terapie intervallari con diversi farmaci.
- E poi, mi creda, in America stanno valutando una serie di benefici che possono venire dalla dieta appropriata e, anche se sono ancora provvisori, i dati più recenti sono concordi. L’alimentazione è per il suo corpo come i dipendenti per la sua azienda: se hanno le caratteristiche giuste contribuiscono al successo!
Commento alle scelte fatte
Il grande vantaggio del linguaggio metaforico è che “parla” contemporaneamente al conscio e all’inconscio, quindi ha un’immediatezza e una potenza di persuasione superiore al linguaggio razionale, che dialoga solo con la parte conscia.
Tuttavia bisogna scegliere le metafore più vicine alla realtà del paziente, al suo linguaggio, alla sua cultura e alle sue esperienze.
In questo caso si è fatto riferimento, con linguaggio metaforico, al tecnologia, all’Audi A6 e al ruolo stesso di dirigente d’azienda: tutti elementi che, almeno in teoria, dovrebbero essere familiari al paziente.
Inoltre si è fatto leva sul suo stile sociale espressivo, sia lasciando capire nelle metafore che immaginiamo il paziente come quello che prende decisioni in azienda (chi ha stile sociale espressivo ha alta assertività ed è sensibile alle lusinghe) sia facendo esplicito riferimento a terapie e trattamenti sperimentali, che rappresentano praticamente sempre la scelta preferita di chi ha questo stile sociale

Dopo una laurea in chimica e tecnologie farmaceutiche e oltre 20 anni di carriera in aziende farmaceutiche multinazionali, e continuando ad aggiornarmi anche da quando faccio la libera professione, credevo si sapere molto sui placebo e sull’effetto placebo. Ma questo libro mi ha affascinato e fatto fare nuove scoperte fin dalle prime pagine. I suoi pregi sono moltissimi. I pregi pratici: è piccolo, leggero, economico. Può essere messo in borsa e letto ovunque. E anche queste piccole cose non sono da sottovalutare. È scritto benissimo. Si pone l’obiettivo di essere un testo divulgativo, e lo è davvero . Ricchissimo di cultura e di riferimenti storico – letterari – filosofici manca totalmente di pomposità o frasi contorte che spesso si trovano in questo tipo di libri. Qui c’è la cultura vera. Einstein diceva “ Non hai veramente capito qualcosa fino a quando non sei in grado di spiegarlo a tua nonna ”, affermazione che condivido appieno perché chi sa davvero sa anche semplificare i concetti. Fabrizio Benedetti sa. Sa spiegare, sa affascinare. E il libro è anche affascinante per i contenuti, il rigore scientifico. È imperdibile per tutti coloro che lavorano in ambito salute, ed è utile per tutti.

Il titolo completo del libro è Intelligenza emotiva Cos’è e perché può renderci felici. Daniel Goleman è sicuramente il più autorevole esperto mondiale di intelligenza emotiva. Il libro viene talvolta dichiarato “fuori catalogo”, ma vi assicuro che si trova ancora, sia in libreria che per gli acquisti on line. Queste le notizie pratiche. E poi, che dire? È interessante, scritto bene, leggibilissimo. E, soprattutto, imperdibile per chiunque abbia interesse per le relazioni umane, per chi educa, collabora o guida altri esseri umani.