Bloccati nel percorso: il mago
La gestione delle esperienze difficili. Bloccati nell'archetipo del mago

Il mago … è un mago. Ed è prima di tutto un grande alchimista: trasforma il piombo dell’esperienza e della sofferenza in oro puro.
Il mago ha tutte le armi per combattere il drago: le ha cercate come viandante, ed ha imparato a maneggiarle come guerriero. E come guerriero era pronto alla battaglia, sicuro di poter vincere. Poi, in un attimo, in un lampo, in un istante di illuminazione e consapevolezza si è accorto che non voleva più combattere il drago, né tantomeno ucciderlo.
Forse doveva ringraziarlo, perché senza il drago non ci sarebbe stato l’attimo di consapevolezza, senza drago non sarebbe mai diventato un mago potente.
Non importava più la strada percorsa, il dolore patito: quella consapevolezza rendeva tutto bello, luminoso, importante. Il mago sa che ne valeva la pena.
Sembrerebbe impossibile rimanere bloccati nel ruolo del mago. O, e forse soprattutto, rimanere bloccati nel ruolo del mago sembrerebbe bellissimo.
Ma non è così. Si rischia anche di rimanere bloccati nell’archetipo del mago. In realtà quando ci si ferma si pensa solo di essere un mago, si assumono alcuni atteggiamenti da mago, ma è una falsa sicurezza.
Tutto nasce dalla sensazione, bellissima, di serenità che si prova quando da guerriero ci si trasforma in mago. Si vorrebbe dunque mantenere per sempre, assolutamente invariato, quell’attimo di consapevolezza e totale armonia con l’universo, dimenticando che non è potere degli umani, neanche dei maghi, far durare quell’attimo che, se non viene lasciato andare, perde il suo splendore.
Così si diventa maghetti da fiere di paese, si pensa di poter rapidamente trasformare qualunque drago in oro. Ma, ineluttabilmente, si scopre che non solo non è possibile, ma anche che la trasformazione avviene in tutto il viaggio e che, come hanno detto più volte i Poeti, la ricerca ha più valore del punto di arrivo e della conquista.

Dopo una laurea in chimica e tecnologie farmaceutiche e oltre 20 anni di carriera in aziende farmaceutiche multinazionali, e continuando ad aggiornarmi anche da quando faccio la libera professione, credevo si sapere molto sui placebo e sull’effetto placebo. Ma questo libro mi ha affascinato e fatto fare nuove scoperte fin dalle prime pagine. I suoi pregi sono moltissimi. I pregi pratici: è piccolo, leggero, economico. Può essere messo in borsa e letto ovunque. E anche queste piccole cose non sono da sottovalutare. È scritto benissimo. Si pone l’obiettivo di essere un testo divulgativo, e lo è davvero . Ricchissimo di cultura e di riferimenti storico – letterari – filosofici manca totalmente di pomposità o frasi contorte che spesso si trovano in questo tipo di libri. Qui c’è la cultura vera. Einstein diceva “ Non hai veramente capito qualcosa fino a quando non sei in grado di spiegarlo a tua nonna ”, affermazione che condivido appieno perché chi sa davvero sa anche semplificare i concetti. Fabrizio Benedetti sa. Sa spiegare, sa affascinare. E il libro è anche affascinante per i contenuti, il rigore scientifico. È imperdibile per tutti coloro che lavorano in ambito salute, ed è utile per tutti.

Il titolo completo del libro è Intelligenza emotiva Cos’è e perché può renderci felici. Daniel Goleman è sicuramente il più autorevole esperto mondiale di intelligenza emotiva. Il libro viene talvolta dichiarato “fuori catalogo”, ma vi assicuro che si trova ancora, sia in libreria che per gli acquisti on line. Queste le notizie pratiche. E poi, che dire? È interessante, scritto bene, leggibilissimo. E, soprattutto, imperdibile per chiunque abbia interesse per le relazioni umane, per chi educa, collabora o guida altri esseri umani.