Aumentare la felicità
Un esercizio per migliorare la propria felicità

Spesso nei corsi in aula chiedo di lavorare con la lista dei desideri: il desiderio più frequente è quello di “essere più sereni”. Ecco dunque un esercizio che aiuta per ottenere il risultato, anche se in realtà l'esercizio, a lungo termine, lavora più sulla felicità.
Cercate nella vostra memoria un ricordo triste.
Per cominciare cercatene uno triste, ma non troppo doloroso.
Ipotizziamo che quel ricordo sia il giorno in cui avete preso un brutto voto a scuola, e ancora quel ricordo vi disturba.
Armatevi di carta e penna,
e scrivete quel ricordo parlandone in terza persona e usando verbi al passato remoto.
Ad esempio: Carla era una bambina timida, e a scuola non era particolarmente brava. Un giorno, fu davvero un brutto giorno. Fece un compito, ci mise tutto il suo impegno. Lo consegnò alla maestra e attese … Due giorni dopo la maestra restituì i compiti, pubblicamente, davanti a tutti. Prima i più bravi, ma nulla. Il suo compito non c’era. Poi quelli appena sufficienti, e ancora nulla. Il suo compito fu l’ultimo, gravemente insufficiente. E fu detto davanti a tutti: davvero una figuraccia.
- Il racconto in terza persona e i verbi al passato aiutano a prendere le distanze dal ricordo, come se non vi appartenesse più. Meglio ancora, comunque, chiudere il racconto con una frase di riscossa e di speranza, tipo “promise a se stessa che non sarebbe accaduto più, e il suo desiderio si realizzò pienamente”.
E ora cercate un ricordo felice, di quelli magari un po’ nascosto nei meandri della memoria, ma davvero felice. E scrivetelo raccontando in prima persona e usando i verbi al presente.
Ad esempio: ricordo ancora il giorno in cui, alle elementari, ho vinto la gara di tabelline. Non sono particolarmente brava a scuola, spesso la maestra mi sgrida, e ogni tanto qualcosa va davvero storto. Oggi c’è la gara sulle tabelline, e io ho un po’ di timore. Si comincia, qualcuno risponde bene, qualcuno sbaglia. Tocca a me, e mi batte forte il cuore. La risposta è giusta! E poi ancora, e ancora. Tutte risposte giuste! I compagni applaudono. Quasi non mi accorgo che la gara è finita, e mi guardo intorno. La maestra sorride, mi viene vicino: ho vinto io. Ho vinto proprio io!!
- Il racconto in prima persona e i verbi al presente aiutano ad avvicinare il ricordo, a tenersi accanto il “pensiero felice”, quello stesso pensiero felice che permetteva a Peter Pan di volare, e ad Harry Potter di fare la magia del Patronum.
Allontanando i ricordi tristi e avvicinando quelli felici si acquisisce benessere, rendendo la nostra vita una lunghissima serie di momenti positivi.
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Dopo una laurea in chimica e tecnologie farmaceutiche e oltre 20 anni di carriera in aziende farmaceutiche multinazionali, e continuando ad aggiornarmi anche da quando faccio la libera professione, credevo si sapere molto sui placebo e sull’effetto placebo. Ma questo libro mi ha affascinato e fatto fare nuove scoperte fin dalle prime pagine. I suoi pregi sono moltissimi. I pregi pratici: è piccolo, leggero, economico. Può essere messo in borsa e letto ovunque. E anche queste piccole cose non sono da sottovalutare. È scritto benissimo. Si pone l’obiettivo di essere un testo divulgativo, e lo è davvero . Ricchissimo di cultura e di riferimenti storico – letterari – filosofici manca totalmente di pomposità o frasi contorte che spesso si trovano in questo tipo di libri. Qui c’è la cultura vera. Einstein diceva “ Non hai veramente capito qualcosa fino a quando non sei in grado di spiegarlo a tua nonna ”, affermazione che condivido appieno perché chi sa davvero sa anche semplificare i concetti. Fabrizio Benedetti sa. Sa spiegare, sa affascinare. E il libro è anche affascinante per i contenuti, il rigore scientifico. È imperdibile per tutti coloro che lavorano in ambito salute, ed è utile per tutti.

Il titolo completo del libro è Intelligenza emotiva Cos’è e perché può renderci felici. Daniel Goleman è sicuramente il più autorevole esperto mondiale di intelligenza emotiva. Il libro viene talvolta dichiarato “fuori catalogo”, ma vi assicuro che si trova ancora, sia in libreria che per gli acquisti on line. Queste le notizie pratiche. E poi, che dire? È interessante, scritto bene, leggibilissimo. E, soprattutto, imperdibile per chiunque abbia interesse per le relazioni umane, per chi educa, collabora o guida altri esseri umani.