Management, gestione e controllo
Spesso sul lavoro, e ancor più nella vita, facciamo confusione tra gestione e controllo.

Management e gestione sono sostanzialmente sinonimi:
stesso significato e stesse modalità di pensiero e azione. Il controllo è … decisamente un’altra cosa.
Gestiamo costantemente qualcosa, a cominciare dalla necessaria gestione di noi stessi, e poi il lavoro, la vita, il tempo, i collaboratori, la famiglia. Gestire richiede attenzione, presenza (non necessariamente fisica) consapevolezza.
Chi gestisce conosce, sa immaginare e prevedere, comprende le implicazioni e le conseguenze delle sue decisioni.
Chi gestisce davvero delega. E quando delega sa anche come e quando controllare.
Il controllo dovrebbe essere l’occasionale verifica che le cose stiamo procedendo nei tempi e nei modi utili o necessari per andare a buon fine.
Spesso, quando la vita diventa difficile, il futuro incerto, ci si dimentica di gestire e si passa invece ad un furioso e dannoso controllo.
Parlare con i figli, o il coniuge, conoscerne le difficoltà o le gioie, fa parte della gestione delle relazioni umane. Spiarli sui social o esigere una sorta di diario quotidiano di cosa hanno fatto o, ancora, fornire dettagliate indicazioni su cosa dovrebbero fare, è una forma di controllo.
Viviamo in un periodo che, sicuramente, non è facile e forse per questo motivo assistiamo costantemente a sempre più feroci tentativi di controllo, da tutti i punti di vista, e sempre meno gestione.
In parte è comprensibile: il controllo offre una sorta di sicurezza sia in chi lo fa sia, paradossalmente, in chi lo subisce.
- Chi lo fa pensa che, avendo un assolutamente impossibile “tutto sotto controllo” ben poco potrà sfuggire o andare storto.
- Chi lo subisce, a sua volta, è esautorato da ogni responsabilità e se qualcosa non funziona potrà, in cuor suo, dare la colpa a chi ha fornito le istruzioni.
Le conseguenze del sostituire la gestione con il controllo sono, purtroppo, assolutamente disastrose.
- Poco a poco nessuno è più responsabile di nulla.
- Chi controlla invece che gestire si perde e disperde in migliaia di sciocche istruzioni spicciole, dimenticando l’importanza della visione di insieme, della previsione delle conseguenze.
- Chi subisce il controllo non partecipa, ma si limita ad ubbidire, non migliora né se stesso, né l’azione che deve compiere.