Fatti e Opinioni
Criteri per la distinzione tra fatti e opinioni

Siamo sempre più bersagliati da notizie e informazioni. E, in questa marea di dati, spesso spetta a noi distinguere tra fatti e opinioni.
Non è mia intenzione entrare in merito alle discussioni, spesso polemiche, sull’informazione. Ma la distinzione tra fatto e opinione è fondamentale nella comunicazione. Due esempi tra i più importanti:
- la descrizione del processo di ascolto attivo mette al primo punto “distinguere tra fatti e opinioni”
- il raggiungimento di un obiettivo è valido solo se misurato in base a un fatto: le opinioni non contano.
E allora come distinguere tra fatti e opinioni?
- Un fatto accade o è accaduto. È concreto, verificato e verificabile.
- Un’opinione è un’idea, un punto di vista soggettivo.
Chiaro?
In realtà non tanto.
- Essere stanchi è un fatto o un’opinione?
- E aver fame o sete?
- Viaggiare è un fatto o un’opinione?
Esiste un modo sicuro per distinguere fatti e opinioni?
Esiste!
- Essere stanchi è un’opinione. Anche aver fame, o sete. Mangiare o bere è, invece, un fatto.
- Viaggiare è in’opinione, ma prendere il treno o salire su un aereo è un fatto.
Dov’è la differenza?
Sostanzialmente ciò che può essere fotografato o disegnato è un fatto,
tutto il resto è opinione.
Non posso disegnare la sensazione di fame, o di sete, ma posso fotografare una persona mentre mangia o beve.
Così come posso fotografare un individuo che sale su un aereo, o mentre è sul treno.
È più chiara la distinzione, ora?
E, detto questo, riportata fedelmente la teoria, segue necessariamente una raccomandazione.
I fatti, fotografabili o disegnabili, non sono più "veri" delle opinioni, anche se sono più facilmente verificabili e misurabili. Non cadete negli inganni!

Dopo una laurea in chimica e tecnologie farmaceutiche e oltre 20 anni di carriera in aziende farmaceutiche multinazionali, e continuando ad aggiornarmi anche da quando faccio la libera professione, credevo si sapere molto sui placebo e sull’effetto placebo. Ma questo libro mi ha affascinato e fatto fare nuove scoperte fin dalle prime pagine. I suoi pregi sono moltissimi. I pregi pratici: è piccolo, leggero, economico. Può essere messo in borsa e letto ovunque. E anche queste piccole cose non sono da sottovalutare. È scritto benissimo. Si pone l’obiettivo di essere un testo divulgativo, e lo è davvero . Ricchissimo di cultura e di riferimenti storico – letterari – filosofici manca totalmente di pomposità o frasi contorte che spesso si trovano in questo tipo di libri. Qui c’è la cultura vera. Einstein diceva “ Non hai veramente capito qualcosa fino a quando non sei in grado di spiegarlo a tua nonna ”, affermazione che condivido appieno perché chi sa davvero sa anche semplificare i concetti. Fabrizio Benedetti sa. Sa spiegare, sa affascinare. E il libro è anche affascinante per i contenuti, il rigore scientifico. È imperdibile per tutti coloro che lavorano in ambito salute, ed è utile per tutti.

Il titolo completo del libro è Intelligenza emotiva Cos’è e perché può renderci felici. Daniel Goleman è sicuramente il più autorevole esperto mondiale di intelligenza emotiva. Il libro viene talvolta dichiarato “fuori catalogo”, ma vi assicuro che si trova ancora, sia in libreria che per gli acquisti on line. Queste le notizie pratiche. E poi, che dire? È interessante, scritto bene, leggibilissimo. E, soprattutto, imperdibile per chiunque abbia interesse per le relazioni umane, per chi educa, collabora o guida altri esseri umani.