Comportamenti bizzarri
Le ancore

Storia
Marcella, al suo primo giorno di lavoro nella nuova farmacia, vede entrare Giorgio, il titolare, un po’ affannato, e scuro in volto.
Buon giorno a tutti.
Marcella fa per andargli incontro, ma viene gentilmente bloccata da un collega che le sussurra “aspetta, e guarda”.
Giorgio si toglie il cappotto e infila il camice. Poi chiude gli occhi e preme, con forza, la mano destra sul gomito sinistro, respirando profondamente.
Riapre gli occhi e, sorridendo, si rivolge a Marcella:
Benvenuta tra noi per il primo di, spero, una lunghissima serie di giorni. E, dal tuo sguardo, vedo che vorresti sapere il motivo del mio comportamento. Il fatto è che ho una situazione molto difficile in famiglia, su cui non ti voglio annoiare. Per evitare di portarmi sul lavoro i miei problemi familiari, mi sono creato un ancora. Quel piccolo rituale mi serve per entrare in uno stato d’animo positivo.
Marcella è un po’ stupita, e riesce solo a chiedere: “Funziona?”
Domande
- Funziona? È possibile che un gesto sia sufficiente per modificare lo stato d’animo?
- Cosa sono le ancore?
Risposte
Funziona? È possibile che un gesto sia sufficiente per modificare lo stato d’animo?
Sì, funziona.
Questo sistema viene, ad esempio, usato da molti sportivi per “entrare in stato” prima di una gara. Infatti è facile, osservando gare sportive di alto livello, vedere che, prima della prestazione, l’atleta fa qualche gesto apparentemente strano: non si tratta di scaramanzia, ma di richiamare un particolare stato d’animo, utile e desiderato, che è stato associato precedentemente a quel preciso gestto.
Cosa sono le ancore?
Un’ancora è simile (ma non uguale!) al meccanismo pavloviano di stimolo – risposta. Le ancore possono essere fissate in maniera casuale (ad esempio una musica riporta ad un determinato momento del passato) o volontariamente. Un’ancora può essere costituita da un gesto, da un suono, da un’immagine, da un particolare profumo.

Dopo una laurea in chimica e tecnologie farmaceutiche e oltre 20 anni di carriera in aziende farmaceutiche multinazionali, e continuando ad aggiornarmi anche da quando faccio la libera professione, credevo si sapere molto sui placebo e sull’effetto placebo. Ma questo libro mi ha affascinato e fatto fare nuove scoperte fin dalle prime pagine. I suoi pregi sono moltissimi. I pregi pratici: è piccolo, leggero, economico. Può essere messo in borsa e letto ovunque. E anche queste piccole cose non sono da sottovalutare. È scritto benissimo. Si pone l’obiettivo di essere un testo divulgativo, e lo è davvero . Ricchissimo di cultura e di riferimenti storico – letterari – filosofici manca totalmente di pomposità o frasi contorte che spesso si trovano in questo tipo di libri. Qui c’è la cultura vera. Einstein diceva “ Non hai veramente capito qualcosa fino a quando non sei in grado di spiegarlo a tua nonna ”, affermazione che condivido appieno perché chi sa davvero sa anche semplificare i concetti. Fabrizio Benedetti sa. Sa spiegare, sa affascinare. E il libro è anche affascinante per i contenuti, il rigore scientifico. È imperdibile per tutti coloro che lavorano in ambito salute, ed è utile per tutti.

Il titolo completo del libro è Intelligenza emotiva Cos’è e perché può renderci felici. Daniel Goleman è sicuramente il più autorevole esperto mondiale di intelligenza emotiva. Il libro viene talvolta dichiarato “fuori catalogo”, ma vi assicuro che si trova ancora, sia in libreria che per gli acquisti on line. Queste le notizie pratiche. E poi, che dire? È interessante, scritto bene, leggibilissimo. E, soprattutto, imperdibile per chiunque abbia interesse per le relazioni umane, per chi educa, collabora o guida altri esseri umani.