Aiutati che il ciel ti aiuta: quattro passi in galleria
Troppo spesso il paziente viene considerato soggetto passivo, soprattutto nel caso di gravi malattie.

Una diagnosi grave, pesante, di quelle che cambiano la vita, e il paziente si sente spiegare molti aspetti della sua malattia, molti rischi dell’operazione, se necessaria, moltissimi effetti collaterali delle terapie.
Qualcuno incoraggia: forza, coraggio, non si butti giù. E non può mancare chi suggerisce pensa positivo!
Qualcosa si sta muovendo: lo psicologo è disponibile in tuti i reparti di oncologia e ci son molti progetti di counseling o di coaching. Ma non basta.
Inoltre troppo spesso si tende a dimenticare che il paziente non deve solo affrontare quella che può essere definita fase acuta, ma deve poi convivere con la malattia stessa o con la consapevolezza che per molti anni non si parla di guarigione.
Credo che si possa e si debba fare di più affinché la relazione con la malattia non sia vissuta solo in modo passivo, anche se con il supporto di psicologi o coach, ma in modo attivo, ciascuno secondo il proprio vissuto e i propri desideri, tutti con strumenti di auto-aiuto.
Aiutati che il ciel ti aiuta!
Ogni paziente che trova il proprio percorso di vita anche in presenza di grave malattia scopre una potenziale felicità: ne abbiamo infiniti esempi.
Ed è il mio percorso quello che racconto nel nuovo libro Quattro passi in galleria - Quando non vedi la fine del tunnel, arredalo.
La mia storia, tuttavia, fa solo da filo conduttore e da corollario a riflessioni, tecniche, suggerimenti e qualche esercizio affinché ogni paziente diventi attore attivo del suo benessere.
Ma non crediate che un libro che parla di malattia sia triste: era buio e ho cercato le stelle, pioveva e ho visto l’arcobaleno.
Quattro passi in galleria - Quando non vedi la fine del tunnel, arredalo
esiste sia in versione cartacea che come ebook. Potete trovarlo on line

Dopo una laurea in chimica e tecnologie farmaceutiche e oltre 20 anni di carriera in aziende farmaceutiche multinazionali, e continuando ad aggiornarmi anche da quando faccio la libera professione, credevo si sapere molto sui placebo e sull’effetto placebo. Ma questo libro mi ha affascinato e fatto fare nuove scoperte fin dalle prime pagine. I suoi pregi sono moltissimi. I pregi pratici: è piccolo, leggero, economico. Può essere messo in borsa e letto ovunque. E anche queste piccole cose non sono da sottovalutare. È scritto benissimo. Si pone l’obiettivo di essere un testo divulgativo, e lo è davvero . Ricchissimo di cultura e di riferimenti storico – letterari – filosofici manca totalmente di pomposità o frasi contorte che spesso si trovano in questo tipo di libri. Qui c’è la cultura vera. Einstein diceva “ Non hai veramente capito qualcosa fino a quando non sei in grado di spiegarlo a tua nonna ”, affermazione che condivido appieno perché chi sa davvero sa anche semplificare i concetti. Fabrizio Benedetti sa. Sa spiegare, sa affascinare. E il libro è anche affascinante per i contenuti, il rigore scientifico. È imperdibile per tutti coloro che lavorano in ambito salute, ed è utile per tutti.

Il titolo completo del libro è Intelligenza emotiva Cos’è e perché può renderci felici. Daniel Goleman è sicuramente il più autorevole esperto mondiale di intelligenza emotiva. Il libro viene talvolta dichiarato “fuori catalogo”, ma vi assicuro che si trova ancora, sia in libreria che per gli acquisti on line. Queste le notizie pratiche. E poi, che dire? È interessante, scritto bene, leggibilissimo. E, soprattutto, imperdibile per chiunque abbia interesse per le relazioni umane, per chi educa, collabora o guida altri esseri umani.