Stanco? Entra in alfa!
Cambio di stagione, stress, fatica, stanchezza...

Sarà il cambio di stagione, sarà che siamo tutti più stressati, insicuri, arrabbiati…
È facile, in questo periodo, sentirsi stanchi.
Di possibili rimedi ce ne sono tanti, e molti sono anche efficaci.
- Farmaci e integratori alimentari sono un buon sostegno, ma a volte non bastano. E poi vanno usati con cautela!
C’è un’altra possibilità, in alternativa o in aggiunta. E passa direttamente dal nostro cervello.
Tutti conoscono le onde cerebrali.
In particolare ci interessano le onde alfa e le onde beta.
Entrambe sono dominanti in alcuni momenti della nostra giornata, ma si escludono tra loro.
- Le onde beta sono fondamentali per le reazioni di attacco – difesa. Sono le onde del fare. Utilissime per il meccanismo di azione – reazione. Indispensabili, ad esempio, per lo scatto di corsa quando si sta passeggiando e si vede arrivare esattamente l’autobus che vogliamo prendere.
- Le onde alfa sono le onde del relax, della riflessione, del collegamento tra conscio e inconscio. Dominano nei momenti di riflessione, o quando facciamo qualcosa di automatico come guidare rilassati, camminare passeggiando.
Non molti sanno che le onde alfa sono anche quelle del problem solving: quelle che ci permettono di trovare le soluzioni migliori ai problemi, grandi o piccoli che siano.
- Il cervello che opera in onde beta cerca di avere tutto sotto controllo, agisce, reagisce, e si stanca maledettamente.
- Il cervello che lavora in onde alfa è concentrato, ma parimenti abbandonato fiduciosamente, sa passare con la stessa rapidità e immediatezza in beta, se vede un pericolo, o in stati di maggiore rilassamento, come il sonno. Il cervello che lavora in onde alfa è riposato, rilassato.
Molti, presi dalla frenesia, obbligano il loro cervello ad un costante stato beta.
Le inevitabili conseguenze sono l’incremento dello stress e della stanchezza.
Alcuni entrano in stato alfa solo casualmente, altri lo evitano temendo di perdere il controllo.
Imparare ad entrare in stato alfa volontariamente non è difficile: richiede poche tecniche e un po’ di esercizio. E i benefici sono innumerevoli.

Dopo una laurea in chimica e tecnologie farmaceutiche e oltre 20 anni di carriera in aziende farmaceutiche multinazionali, e continuando ad aggiornarmi anche da quando faccio la libera professione, credevo si sapere molto sui placebo e sull’effetto placebo. Ma questo libro mi ha affascinato e fatto fare nuove scoperte fin dalle prime pagine. I suoi pregi sono moltissimi. I pregi pratici: è piccolo, leggero, economico. Può essere messo in borsa e letto ovunque. E anche queste piccole cose non sono da sottovalutare. È scritto benissimo. Si pone l’obiettivo di essere un testo divulgativo, e lo è davvero . Ricchissimo di cultura e di riferimenti storico – letterari – filosofici manca totalmente di pomposità o frasi contorte che spesso si trovano in questo tipo di libri. Qui c’è la cultura vera. Einstein diceva “ Non hai veramente capito qualcosa fino a quando non sei in grado di spiegarlo a tua nonna ”, affermazione che condivido appieno perché chi sa davvero sa anche semplificare i concetti. Fabrizio Benedetti sa. Sa spiegare, sa affascinare. E il libro è anche affascinante per i contenuti, il rigore scientifico. È imperdibile per tutti coloro che lavorano in ambito salute, ed è utile per tutti.

Il titolo completo del libro è Intelligenza emotiva Cos’è e perché può renderci felici. Daniel Goleman è sicuramente il più autorevole esperto mondiale di intelligenza emotiva. Il libro viene talvolta dichiarato “fuori catalogo”, ma vi assicuro che si trova ancora, sia in libreria che per gli acquisti on line. Queste le notizie pratiche. E poi, che dire? È interessante, scritto bene, leggibilissimo. E, soprattutto, imperdibile per chiunque abbia interesse per le relazioni umane, per chi educa, collabora o guida altri esseri umani.