Salute: per amore o per paura?
La salute è un valore: facciamo in modo che sia utile

Secondo la PNL (programmazione neurolinguistica) i valori sono motivazioni, espressione di virtù o di “sentimenti” che guidano il nostro sentire e il nostro agire. Sono i nostri, personali, valori quelli che determinano cosa è importante nella nostra vita. È tra i valori che troviamo l’amicizia, la famiglia, il lavoro, il denaro, l’onestà… ripeto: ciascuno ha i propri valori e ciascuno ha una propria graduatoria di valori.
La salute è indiscutibilmente un valore, la cui importanza dipende dalla personale gerarchia. Quanto più è importante, tanto più il paziente farà di tutto per conservarla o riconquistarla. Certo, ciascuno darà al concetto di salute una propria, personale, interpretazione: assenza di malattia, benessere, assenza di dolore, livelli di alcuni parametri nelle analisi…
Proprio perché i valori sono personali, le sfumature della loro definizione sono moltissime e assolutamente personali e soggettive: tutte lecite.
C’è però una specie di suddivisione che andrebbe esplorata, sia da parte di ciascuno di noi che da parte del terapeuta nell’interazione col paziente: ciò che è determinante per il valore è l’amore o la paura?
L’amicizia può essere amore per gli amici o paura della solitudine, la famiglia può essere amore verso i genitori o paura di crescere, l’autostima amore per se stessi o paura di vedere i propri limiti e difetti, e così via.
La salute può simboleggiare l’amore verso sé o la paura della malattia o della morte, l’amore per il benessere, per l’ecologia (che si esprime, ad esempio, attraverso un’alimentazione sana), e ancora amore per il proprio corpo, per la propria vita. Ma può anche essere paura di invecchiare, paura di perdere l’autosufficienza, paura del futuro.
Se la motivazione è a base di amore genera apertura, disponibilità, benessere, ricerca di soluzioni ai problemi, proattività. Se, invece, la motivazione è a base di paura genera chiusura, ansia, fuga.

Dopo una laurea in chimica e tecnologie farmaceutiche e oltre 20 anni di carriera in aziende farmaceutiche multinazionali, e continuando ad aggiornarmi anche da quando faccio la libera professione, credevo si sapere molto sui placebo e sull’effetto placebo. Ma questo libro mi ha affascinato e fatto fare nuove scoperte fin dalle prime pagine. I suoi pregi sono moltissimi. I pregi pratici: è piccolo, leggero, economico. Può essere messo in borsa e letto ovunque. E anche queste piccole cose non sono da sottovalutare. È scritto benissimo. Si pone l’obiettivo di essere un testo divulgativo, e lo è davvero . Ricchissimo di cultura e di riferimenti storico – letterari – filosofici manca totalmente di pomposità o frasi contorte che spesso si trovano in questo tipo di libri. Qui c’è la cultura vera. Einstein diceva “ Non hai veramente capito qualcosa fino a quando non sei in grado di spiegarlo a tua nonna ”, affermazione che condivido appieno perché chi sa davvero sa anche semplificare i concetti. Fabrizio Benedetti sa. Sa spiegare, sa affascinare. E il libro è anche affascinante per i contenuti, il rigore scientifico. È imperdibile per tutti coloro che lavorano in ambito salute, ed è utile per tutti.

Il titolo completo del libro è Intelligenza emotiva Cos’è e perché può renderci felici. Daniel Goleman è sicuramente il più autorevole esperto mondiale di intelligenza emotiva. Il libro viene talvolta dichiarato “fuori catalogo”, ma vi assicuro che si trova ancora, sia in libreria che per gli acquisti on line. Queste le notizie pratiche. E poi, che dire? È interessante, scritto bene, leggibilissimo. E, soprattutto, imperdibile per chiunque abbia interesse per le relazioni umane, per chi educa, collabora o guida altri esseri umani.