Non mi convince!
Comunicazione non verbale
Storia
Allora? Sei andata a parlare con il direttore scolastico per vedere se chiedere il trasferimento?
Sì, e ho deciso che rimango qui.
Ne sono molto felice, ma non capisco perché. Saresti molto più vicina a casa.
Lo so, ma non mi è piaciuto. È vero che si dice “chiudi la porta e fai lezione”, ma a me piace anche collaborare con i colleghi, e qui sto davvero bene.
Ma se i colleghi di là non li hai neanche visti!
Sì, ma ho visto il direttore, abbiamo parlato per quasi un’ora. Lo sai, per i progetti il DS è fondamentale. E quello ha un sorriso falso, tutto moine e coinvolgimento, e poi ti stringe la mano in maniera dominante … Non mi è proprio piaciuto!
Domande
- È possibile capire se un sorriso è sincero o falso? Come?
Risposte
È possibile capire se un sorriso è sincero o falso? Come?
Sì, è possibile.
Nel sorriso sono coinvolti due diversi muscoli: il grande zigomatico, che decorre sul lato del viso e giunge all’angolo della bocca, e l’orbicolare dell’occhio, che tende gli occhi all’indietro (causando le famose zampe di gallina).
- Il grande zigomatico è un muscolo volontario, quindi controllato a livello conscio, mentre l’orbicolare è un muscolo involontario.
Ed ecco spiegato perché per capire se un sorriso è sincero dobbiamo poter guardare sia le labbra che gli occhi.
Inoltre
se il vero sorriso coinvolge la muscolatura involontaria, afferisce all’inconscio, e quindi verrà comunicato all’interlocutore attraverso tutte le modalità di comunicazione non verbale, incluso il tono della voce (magari con semplici sfumature) che siamo inconsciamente in grado di percepire, anche al telefono.
- Un'altra informazione poco nota sul sorriso è che ogni forma di sorriso non simmetrico (per lo meno quelle che durano alcuni secondi) è frutto della sola muscolatura volontaria. Infatti le espressioni facciali sono governate dall’emisfero destro della corteccia cerebrale, che invia segnali più marcati al lato sinistro, quindi i sentimenti finti appaiono più pronunciati sul lato sinistro del viso.

Dopo una laurea in chimica e tecnologie farmaceutiche e oltre 20 anni di carriera in aziende farmaceutiche multinazionali, e continuando ad aggiornarmi anche da quando faccio la libera professione, credevo si sapere molto sui placebo e sull’effetto placebo. Ma questo libro mi ha affascinato e fatto fare nuove scoperte fin dalle prime pagine. I suoi pregi sono moltissimi. I pregi pratici: è piccolo, leggero, economico. Può essere messo in borsa e letto ovunque. E anche queste piccole cose non sono da sottovalutare. È scritto benissimo. Si pone l’obiettivo di essere un testo divulgativo, e lo è davvero . Ricchissimo di cultura e di riferimenti storico – letterari – filosofici manca totalmente di pomposità o frasi contorte che spesso si trovano in questo tipo di libri. Qui c’è la cultura vera. Einstein diceva “ Non hai veramente capito qualcosa fino a quando non sei in grado di spiegarlo a tua nonna ”, affermazione che condivido appieno perché chi sa davvero sa anche semplificare i concetti. Fabrizio Benedetti sa. Sa spiegare, sa affascinare. E il libro è anche affascinante per i contenuti, il rigore scientifico. È imperdibile per tutti coloro che lavorano in ambito salute, ed è utile per tutti.

Il titolo completo del libro è Intelligenza emotiva Cos’è e perché può renderci felici. Daniel Goleman è sicuramente il più autorevole esperto mondiale di intelligenza emotiva. Il libro viene talvolta dichiarato “fuori catalogo”, ma vi assicuro che si trova ancora, sia in libreria che per gli acquisti on line. Queste le notizie pratiche. E poi, che dire? È interessante, scritto bene, leggibilissimo. E, soprattutto, imperdibile per chiunque abbia interesse per le relazioni umane, per chi educa, collabora o guida altri esseri umani.