Le feste di chi ha problemi
Trova un’altra sedia e allunga il tavolo

Sono abbastanza vecchia da ricordare altri tempi, ma mi piace pensare che per molte famiglie sia ancora così.
Mio nonno era il maggiore di 11 fratelli e la casa dei miei nonni era una specie di punto di raccolta. Le sorelle, come si usava in campagna, facevano storia a sé: lasciavano la famiglia di origine per far parte di quella dei mariti. Alcuni fratelli erano morti in guerra, altri si erano allontanati.
Il periodo delle feste di Natale, però, c’era sempre un gran via-vai. Nipoti, ormai adulti, che rientravano in Romagna con i figli. A volte era un saluto, a volte era un pranzo. Non c’erano scambi di regali, se non per i bambini della famiglia ristretta, ma c’era atmosfera.
E c’era posto per tutti.
Non ho mai sentito parlare, da bambina, di pazienti e caregiver, anche se in famiglie così ampie non era raro che qualcuno avesse problemi di salute. Ovviamente la diversità tra allora e oggi è ammantata e addolcita dalla patina del ricordo, ma il problema della solitudine durante le feste natalizie non era quello di oggi.
Lo so, sto facendo un’affermazione banale. Peraltro devo ammettere che per me fare il Natale da sola non è un problema: il problema è tutto il periodo tra metà dicembre e l’inizio anno quando la coincidenza del mio personale passaggio ad un nuovo anno e quello solare porta a fare bilanci, riflessioni, nostalgie, ma questa è un’altra storia.
C’è un modo per affrontare le feste che possa aiutare chi è solo, con problemi?
Purtroppo non ho soluzioni, ma qualche suggerimento sì.
- Considera Natale come un giorno qualunque.
- Se hai bisogno di piangere, piangi.
- Meditare, o pregare, sono un ottimo aiuto.
- Chiedi aiuto. Esistono associazioni di volontariato. E, probabilmente, anche tra parenti e amici c’è qualcuno disponibile che era semplicemente distratto.
- Trova un bel libro, un bel film.
- Evita di cadere nella trappola del “nessuno mi ama” o “sono sfigato”.
- Riempi la casa di musica, profumo, colori…
Lo so, sembrano cose banali, ma ti posso assicurare che funzionano.









