News Aprile 2021: uno sguardo al domani
Il presente è un dono

Capisco: sembra un po’ pazza: intitolo questa news “uno sguardo al domani” e poi metto il sottotitolo Il presente è un dono. In questa mia follia c’è una logica.
Oggi è il 30 aprile e domani, 1° maggio, è la Festa dei lavoratori, poi ribattezzata Festa del lavoro. È fin troppo facile, quest’anno in particolare, fare dell’ironia, ma l’ironia secondo me vale solo se sdrammatizza, fa ridere, o almeno sorridere. Invece l’ironia è molto amara, tra il lavoro che non c’è, quello che si perde, quello che non si può fare e il tanto, troppo, lavoro nero.
Ampliando l’angolo di visuale rifletto sul fatto che i due grandi pilastri della crescita sociale, della scalata sociale, quelli che fanno crescere le persone e la civiltà, quelli che permettono il miglioramento…, parlo di cultura e lavoro, sono negletti e bistrattati. Brutto segno.
Non critico, e tantomeno condanno, il fatto che esistono tanti lavori nuovi, professioni e attività che fino a pochi anni fa non si riuscivano neanche a immaginare. Ne nasceranno altri: il mondo cambia, e complimenti a chi sa inventare o reinventarsi.
- Condanno che siamo tornati al lavoro come mera fonte di sopravvivenza, troppo spesso molto stentata.
- Condanno il fatto che la politica, anche quella che sa sfruttare le nuove professioni a proprio beneficio, non sa anticipare il nuovo. Ne sono esempio, ed è quasi banale dirlo, le nuove professioni non regolamentate, al punto di rendere migliaia di lavoratori i nuovi schiavi. Ne hanno responsabilità politica e sindacati. Mi fermo: nessuno, credo, vuole leggere un trattato di recriminazioni.
Personalmente non so smettere di sognare e progettare, e non desidero neanche farlo. Gli anni passano, so bene che avrò meno anni di quelli che ho trascorso, ma amo il futuro.
Alla luce di un futuro nebuloso e quanto mai incerto, il presente è ancor più un dono.
Queste le riflessioni di un mese di aprile trascorso troppo in casa, affrontando qualche inghippo, portando avanti diversi progetti e preparandone altri.

Dopo una laurea in chimica e tecnologie farmaceutiche e oltre 20 anni di carriera in aziende farmaceutiche multinazionali, e continuando ad aggiornarmi anche da quando faccio la libera professione, credevo si sapere molto sui placebo e sull’effetto placebo. Ma questo libro mi ha affascinato e fatto fare nuove scoperte fin dalle prime pagine. I suoi pregi sono moltissimi. I pregi pratici: è piccolo, leggero, economico. Può essere messo in borsa e letto ovunque. E anche queste piccole cose non sono da sottovalutare. È scritto benissimo. Si pone l’obiettivo di essere un testo divulgativo, e lo è davvero . Ricchissimo di cultura e di riferimenti storico – letterari – filosofici manca totalmente di pomposità o frasi contorte che spesso si trovano in questo tipo di libri. Qui c’è la cultura vera. Einstein diceva “ Non hai veramente capito qualcosa fino a quando non sei in grado di spiegarlo a tua nonna ”, affermazione che condivido appieno perché chi sa davvero sa anche semplificare i concetti. Fabrizio Benedetti sa. Sa spiegare, sa affascinare. E il libro è anche affascinante per i contenuti, il rigore scientifico. È imperdibile per tutti coloro che lavorano in ambito salute, ed è utile per tutti.

Il titolo completo del libro è Intelligenza emotiva Cos’è e perché può renderci felici. Daniel Goleman è sicuramente il più autorevole esperto mondiale di intelligenza emotiva. Il libro viene talvolta dichiarato “fuori catalogo”, ma vi assicuro che si trova ancora, sia in libreria che per gli acquisti on line. Queste le notizie pratiche. E poi, che dire? È interessante, scritto bene, leggibilissimo. E, soprattutto, imperdibile per chiunque abbia interesse per le relazioni umane, per chi educa, collabora o guida altri esseri umani.