La storia non si fa con i se…
Riflessioni

Certo: la storia non si fa con i se, però talvolta qualche se e qualche dubbio dobbiamo porcelo, o almeno è quello che penso io.
Se la Germania avesse vinto la seconda guerra mondiale credo che oggi saremmo comunque in una democrazia: difficilmente un regime totalitario fondato su un dittature potrebbe sopravvivere per oltre 80 anni. Però i partigiani sarebbero ricordati come terroristi, e forse alcuni pensano comunque che lo siano stati.
L’Occidente si ammanta di potere. Economico e tecnologico, certo.
Ma siamo proprio sicuri di avere tutta quella supremazia morale di cui ci vantiamo?
Siamo responsabili di atrocità inaudite verso parecchi popoli. È il passato…. Diciamo.
Però in nome dell’export della democrazia sono state fatte cose orribili, come quella di sostenere i talebani per attaccare i russi.
Soldi e potere sono, e sono state, motivazioni ben più forti di ogni altra cosa. Popoli sono stati sterminati in nome di conquiste territoriali in continenti ben lontani da noi.
Mai come oggi vorrei essere una di quelle persone che si accanisce a vedere il mondo in bianco e nero, quelli che si sentono “dalla parte giusta” perché rifiutano di guardare da altri punti di vista, ma non ci riesco.
Ho convinzioni, certo. Però so che sono convinzioni, anche molto forti, ma fatico a pensare che siano verità.
E trovo raccapricciante ogni tentativo di tirare un Dio per la giacchetta raccontando che si stanno facendo le peggio cose in suo nome, o perché lui è d’accordo.
Quanto poi al pensiero che il Dio Cristiano manifesti il suo appoggio facendo ottenere denaro e potere… credo che sia una bestemmia che, da laica come sono, mi fa accapponare la pelle.
Certo, la storia non si fa con i se, ma mi sembra che la storia sia una delle cose più manipolate in assoluto e che ci sia ben poca volontà di cercare la realtà storica quando la sua manipolazione offre tanti vantaggi.
Il periodo è complicato. È sbagliato auspicare che vengano sciolti i nodi invece che attivati i fucili?

