È il mondo o sono io?

Riflessioni sul tempo che stiamo vivendo

Ho sempre amato le amicizie, quelle vere e profonde, quelle in cui si ascolta e ci si racconta.

Non sono una di quelle che socializzano, fanno network, sarei la peggiore influencer del mondo se mai mi venisse in mente di dedicarmi a cose del genere. Non è, credo, né un pregio né un difetto, ma un semplice riconoscere chi sono e cosa amo.

Certo da qualche anno faccio anche un lavoro che induce le persone alla confidenza: è impossibile fare coaching o mentoring, aiutare a gestire esperienze difficili o consultare l’I Ching, senza addentrarsi nei sogni o nelle difficoltà di chi si rivolge a me, ma la realtà è che mi trovo da sempre a mio agio nelle relazioni di amicizia.

Parecchi sono amici da moltissimi anni, qualcuno si era perso e l’ho ritrovato su FB, nuovi amici si aggiungono, altri spariscono: è la vita.

Questo prologo è solo per dire che per me è abituale ascoltare confidenze.

Ed eccomi qui a chiedermi se è il mondo o sono io.

A cosa mi riferisco?

Da qualche tempo ascolto bellissime persone vivere situazioni di estrema confusione. Capisco bene: anch’io da un paio di anni non scherzo come dubbi e incertezze!

Ora mi chiedo se sono io ad attrarre persone confuse, anche se le ho conosciute come determinate e motivate, o se è cambiato qualcosa nel mondo.

Sinceramente? Propendo per la seconda ipotesi: il cambiamento del mondo, e sono le persone più attente e sensibili quelle che lo percepiscono di più.

Certo, se guardiamo gli astri, l’I Ching o la numerologia, questo è un anno speciale, e se pensiamo a ciò che è accaduto negli ultimi anni ci rendiamo conto di avere ampi motivi di incertezze, ma credo ci sia di più.

La sensazione è che quello che è stato il mondo, lo stile di vita, per decenni sia arrivato ad esaurimento. Ci vorranno ancora molti anni per un cambiamento, ma qualcosa si muove. E si sente.

Ora la vera, grande domanda è: che fare?

Si può vivere nel dubbio e nella confusione in una società che racconta di obiettivi, successi, progetti, traguardi da raggiungere?

Sì, no, forse…

Nel dubbio e nella confusione si sta scomodi, ma credo sia inutile arrabattarsi per trovare obiettivi fittizi. Lasciamo arrivare il vuoto, e giungeranno anche nuove idee.

Take it easy… va sempre bene!

C’è un’altra considerazione, che per me è importante. Ci sono momenti, nella vita, in cui vivere è l’unica cosa che conta davvero. L’ho sperimentato quando facevo chemioterapia, quando mi sono chiesta se avrei visto il Natale dell’anno successivo, quando pensare “fra sei mesi” era quasi un sogno impossibile.

C’è un tempo per ogni cosa. E talvolta è tempo di vivere, qui e ora, senza traguardi. Attenzione: vivere davvero, non trascinarsi.

Se manca la tensione verso il grande traguardo, facciamo in modo che l’obiettivo sia, ogni giorno, godere del mondo, della natura, degli amici.

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Dal mio libro Quattro passi in galleria- quando non vedi la fine del tunnel, arredalo , che si può acquistare on line oppure ordinare in libreria, Il racconto del momento in cui sono stata costretta a tagliare i capelli, che sarebbero caduti (tutti!) con la chemioterapia
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Riflessioni
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Dopo una laurea in chimica e tecnologie farmaceutiche e oltre 20 anni di carriera in aziende farmaceutiche multinazionali, e continuando ad aggiornarmi anche da quando faccio la libera professione, credevo si sapere molto sui placebo e sull’effetto placebo. Ma questo libro mi ha affascinato e fatto fare nuove scoperte fin dalle prime pagine. I suoi pregi sono moltissimi. I pregi pratici: è piccolo, leggero, economico. Può essere messo in borsa e letto ovunque. E anche queste piccole cose non sono da sottovalutare. È scritto benissimo. Si pone l’obiettivo di essere un testo divulgativo, e lo è davvero . Ricchissimo di cultura e di riferimenti storico – letterari – filosofici manca totalmente di pomposità o frasi contorte che spesso si trovano in questo tipo di libri. Qui c’è la cultura vera. Einstein diceva “ Non hai veramente capito qualcosa fino a quando non sei in grado di spiegarlo a tua nonna ”, affermazione che condivido appieno perché chi sa davvero sa anche semplificare i concetti. Fabrizio Benedetti sa. Sa spiegare, sa affascinare. E il libro è anche affascinante per i contenuti, il rigore scientifico. È imperdibile per tutti coloro che lavorano in ambito salute, ed è utile per tutti.
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Il titolo completo del libro è Intelligenza emotiva Cos’è e perché può renderci felici. Daniel Goleman è sicuramente il più autorevole esperto mondiale di intelligenza emotiva. Il libro viene talvolta dichiarato “fuori catalogo”, ma vi assicuro che si trova ancora, sia in libreria che per gli acquisti on line. Queste le notizie pratiche. E poi, che dire? È interessante, scritto bene, leggibilissimo. E, soprattutto, imperdibile per chiunque abbia interesse per le relazioni umane, per chi educa, collabora o guida altri esseri umani.
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