Accidenti, che fatica!
Una cliente inferocita
Storia
La signora entrò in farmacia come una furia, proprio quando ero sola al banco.
Lei! Voglio parlare col titolare. E subito!
Praticamente mi urlò nelle orecchie. Credevo mi volesse picchiare.
La titolare ..
quasi balbettavo – in questo momento è impegnata. La vado a chiamare subito.
Sarà meglio!
Urlò la cliente, ed era ancor più arrabbiata di prima.
Stavo andando in magazzino, ma la titolare aveva già sentito le urla e stava arrivando. Mi chiese cos’era successo, ma non ero in grado di dare spiegazioni.
La titolare arrivò e si pose davanti alla signora. Cosa c’è?
Accidenti! Ruggiva anche lei. Non l’avevo mai sentita così. Si preparava una lotta tra titani
Ma, nella realtà, la cosa durò pochi secondi. Infatti dopo meno di un minuto le due stavano conversando tranquillamente, con tono sommesso, quasi complice. Com’era possibile?
Domande
- La titolare ha applicato una tecnica di comunicazione. Quale?
Risposte
La titolare ha applicato una tecnica di comunicazione. Quale?
La tecnica usata si chiama Ricalco e Guida.
- Il ricalco, applicato nel momento in cui ha affrontato l’interlocutore riproponendone alcuni aspetti del comportamento, serve per conquistare la fiducia, equivale a dire “siamo simili”
- Successivamente, cambiando tono di voce e modalità espressive, si applica la tecnica della guida, cioè si guida l’interlocutore alla soluzione, offrendo suggerimenti concreti, ma anche guidandolo ad applicare uno stile di comunicazione più consono alla situazione.
Questo meccanismo è utile in situazioni di potenziale conflitto, oppure quando vogliamo o dobbiamo gestire uno stato negativo del nostro interlocutore (ansia, paura).
Spesso queste situazioni inducono il desiderio nella persona più calma di effettuare immediatamente la fase di guida: se l’altro parla in maniera velocissima noi ci esprimiamo con più calma e pacatezza possibile.
Non funziona!
La guida senza il ricalco, cioè la guida prima di essere entrati in rapport (fase di spiccata empatia che crea un clima di fiducia) aumenta la distanza e lo scollamento, impedendo così il dialogo e spesso facendo scattare meccanismi aggressivi.
In genere, salvo situazioni totalmente anomale, pochi minuti di ricalco sono più che sufficienti per poi procedere con la guida che segue, al contrario, esattamente le stesse modalità.

Dopo una laurea in chimica e tecnologie farmaceutiche e oltre 20 anni di carriera in aziende farmaceutiche multinazionali, e continuando ad aggiornarmi anche da quando faccio la libera professione, credevo si sapere molto sui placebo e sull’effetto placebo. Ma questo libro mi ha affascinato e fatto fare nuove scoperte fin dalle prime pagine. I suoi pregi sono moltissimi. I pregi pratici: è piccolo, leggero, economico. Può essere messo in borsa e letto ovunque. E anche queste piccole cose non sono da sottovalutare. È scritto benissimo. Si pone l’obiettivo di essere un testo divulgativo, e lo è davvero . Ricchissimo di cultura e di riferimenti storico – letterari – filosofici manca totalmente di pomposità o frasi contorte che spesso si trovano in questo tipo di libri. Qui c’è la cultura vera. Einstein diceva “ Non hai veramente capito qualcosa fino a quando non sei in grado di spiegarlo a tua nonna ”, affermazione che condivido appieno perché chi sa davvero sa anche semplificare i concetti. Fabrizio Benedetti sa. Sa spiegare, sa affascinare. E il libro è anche affascinante per i contenuti, il rigore scientifico. È imperdibile per tutti coloro che lavorano in ambito salute, ed è utile per tutti.

Il titolo completo del libro è Intelligenza emotiva Cos’è e perché può renderci felici. Daniel Goleman è sicuramente il più autorevole esperto mondiale di intelligenza emotiva. Il libro viene talvolta dichiarato “fuori catalogo”, ma vi assicuro che si trova ancora, sia in libreria che per gli acquisti on line. Queste le notizie pratiche. E poi, che dire? È interessante, scritto bene, leggibilissimo. E, soprattutto, imperdibile per chiunque abbia interesse per le relazioni umane, per chi educa, collabora o guida altri esseri umani.