Richieste confuse
Dialogare per capire

La Storia
Buon giorno, dottoressa. Mi serve qualcosa per rilassarmi, per dormire. È una settimana che ho un dolore alla spalla che mi impedisce di fare qualunque cosa, e di notte è un inferno.
Ricapitoliamo, sono sicura di poterla aiutare. Mi chiede qualcosa che l’aiuti a dormire.
Sì, ma no solo.
Perfetto. Perché lei non ha problemi di sonno, è che non riesce a dormire per il dolore alla spalla.
Sì, è così. Mi fa male anche di giorno, ma di notte si scatena l’inferno.
Capisco perfettamente. È come se quando sta per addormentarsi qualcuno la scuotesse malamente e le impedisse di farlo.
Sì, è proprio così. È successo anche a lei?
Già, ma quindi anche se le dessi qualcosa per dormire non sarebbe di grande aiuto. Forse l’aiuta maggiormente qualcosa per mitigare il dolore alla spalla.
Ma certo!
Domande
- Il farmacista utilizza una tecnica di comunicazione ben precisa. Quale?
- A cosa serve questa tecnica?
Risposte
Il farmacista utilizza una tecnica di comunicazione ben precisa. Quale?
Il farmacista utilizza la tecnica dell’ascolto attivo.
A cosa serve esattamente questa tecnica?
Nell’ascolto attivo
l’ascoltatore risponde a chi parla basandosi su quanto ha compreso del messaggio che gli è stato inviato.
L’ascolto attivo ha come finalità quella di comprendere gli stati d’animo dell’interlocutore, farlo sentire accolto e accettato, indurlo ad essere più sincero e profondo nelle sue espressioni.
L’ascolto attivo permette di comprendere esattamente cosa l’altro intende dire, evitando fraintendimenti che possono creare parecchi problemi. Inoltre fa risparmiare tempo per raggiungere almeno gli stessi risultati di comprensione del normale dialogo.
Infine, ma non per questo meno importante, l’ascolto attivo consente di bloccare interlocutori prolissi in tempi molto più brevi e in maniera assolutamente inoffensiva rispetto alle altre forme di ascolto.
La tecnica dell’ascolto attivo prevede una serie di componenti
1.
Ascoltare il contenuto, distinguendo fatti, opinioni ed emozioni. Nell’ascolto dei fatti di pone attenzione a quelli raccontati, accennati e tralasciati, e di presta attenzione alle variazioni del tono di voce durante il racconto
2.
Capire le finalità
3.
Valutare la comunicazione non verbale
4.
Controllare la propria comunicazione non verbale e i propri filtri
5. Ascoltare con partecipazione e senza giudicare

Dopo una laurea in chimica e tecnologie farmaceutiche e oltre 20 anni di carriera in aziende farmaceutiche multinazionali, e continuando ad aggiornarmi anche da quando faccio la libera professione, credevo si sapere molto sui placebo e sull’effetto placebo. Ma questo libro mi ha affascinato e fatto fare nuove scoperte fin dalle prime pagine. I suoi pregi sono moltissimi. I pregi pratici: è piccolo, leggero, economico. Può essere messo in borsa e letto ovunque. E anche queste piccole cose non sono da sottovalutare. È scritto benissimo. Si pone l’obiettivo di essere un testo divulgativo, e lo è davvero . Ricchissimo di cultura e di riferimenti storico – letterari – filosofici manca totalmente di pomposità o frasi contorte che spesso si trovano in questo tipo di libri. Qui c’è la cultura vera. Einstein diceva “ Non hai veramente capito qualcosa fino a quando non sei in grado di spiegarlo a tua nonna ”, affermazione che condivido appieno perché chi sa davvero sa anche semplificare i concetti. Fabrizio Benedetti sa. Sa spiegare, sa affascinare. E il libro è anche affascinante per i contenuti, il rigore scientifico. È imperdibile per tutti coloro che lavorano in ambito salute, ed è utile per tutti.

Il titolo completo del libro è Intelligenza emotiva Cos’è e perché può renderci felici. Daniel Goleman è sicuramente il più autorevole esperto mondiale di intelligenza emotiva. Il libro viene talvolta dichiarato “fuori catalogo”, ma vi assicuro che si trova ancora, sia in libreria che per gli acquisti on line. Queste le notizie pratiche. E poi, che dire? È interessante, scritto bene, leggibilissimo. E, soprattutto, imperdibile per chiunque abbia interesse per le relazioni umane, per chi educa, collabora o guida altri esseri umani.