Non è mai tardi
Gli anni ci sono, e sono tanti. Eppure mi ostino a pensare che non è mai tardi.

In queste ultime settimane diversi amici mi hanno espresso il loro disagio causato dall’età.
Problemi di salute, acciacchi, difficoltà di lavoro, l’anagrafe che segnala un’età in cui i nostri genitori erano in pensione, la società in cui siamo immersi che condanna l’avanzare degli anni… tutto complotta per far sentire un senso di fallimento o inadeguatezza.
Non è vero!
So bene chi gli anni passano, gli acciacchi aumentano, le energie calano, le aziende guardano con sospetto l’età dei candidati. Vivo nel mondo, e con occhi aperti e consapevoli.
Io ho la fortuna di non aver avuto una giovinezza talmente felice e spensierata da essere piena di rimpianti: niente potrebbe convincermi a tornare indietro.
E già questo, più una buona dose di insano ottimismo, mi porta a guardare avanti con speranza e, spesso, con fiducia.
Un altro elemento personale e caratteriale che mi aiuta è la voglia di cambiare, fare cose nuove. Annoiarmi facendo sempre le stesse cose, o lo stesso lavoro, è per me una minaccia da scongiurare.
Gli acciacchi aumentano e i ritmi cambiano. È una realtà, talvolta una dura realtà, ma se mi sono riuscita ad adattare alla cruda realtà che non avrei mai potuto indossare una taglia 44 posso accettare anche questa.
Negli anni ho imparato tanto.
Credo sia importante, quando ci si sente inadeguati, cambiare prospettiva.
Il mondo è pieno di esempi di persone che hanno raggiunto il successo in età avanzata, che hanno conquistato obiettivi importanti in età in cui, un tempo, si pensava solo alla pensione.
Non si tratta solo di non arrendersi. Talvolta bisogna cambiare i sogni, e scoprirne di più belli, modificare il punto di vista, la prospettiva.
Io… mi chiedo ancora cosa fare da grande.