Mi prendi in giro?
Dedicato a tutti coloro che fanno fatica ad accettare i complimenti

Storia
Penultimo anno delle superiori.
Buongiorno. Oggi vi ho portato il compito in classe di italiano corretto. Ciascuno troverà le correzioni, il voto e un commento. Ma per prima cosa vorrei leggere a tutti il compito di Valeria, ovviamente se Valeria lo permette, perché è davvero eccezionale.
Valeria, un’adolescente un po’ timida e impacciata, abbassa la testa e borbotta
Prof, faccia un po’ come le pare.
Terminata la lettura, la professoressa ripete i complimenti. Gli studenti hanno gli occhi lucidi. Valeria, nell’ultimo banco, è sempre più imbarazzata. Il tema è davvero straordinario e, spontaneamente, parte un applauso.
E Valeria manda tutti al diavolo e scappa dell’aula piangendo.
La professoressa pensa di aver capito cosa sia successo, e perché. Raccomanda a tutti il silenzio e segue Valeria.
Domande
- Tu cosa pensi che sia successo, e perché?
- Cosa può dire la prof. a Valeria per aiutarla?
Risposte
Tu cosa pensi che sia successo, e perché?
Chiaramente Valeria si è sentita in imbarazzo e le emozioni hanno avuto il sopravvento, ma questo non motiva la reazione di mandare tutti al diavolo.
Il motivo potrebbe essere che Valeria non crede ai complimenti della professoressa e dei compagni, e invece di sentirsi gratificata, si è sentita umiliata e presa in giro. Non è raro che questo accada.
Di solito si tratta di persone che hanno sviluppato un fortissimo referente interno: loro sono gli unici giudici del loro lavoro. La conseguenza può quindi essere che i complimenti non vengono accettati, e vengono addirittura considerati una presa in giro.
Cosa può dire la prof. a Valeria per aiutarla?
Mi rendo conto che hai difficoltà ad accettare i complimenti, e forse non credi che siano sinceri. A volte può capitare che qualcuno cerchi solo di lusingarti, ma non in questo caso: il tuo tema era davvero straordinario e i tuoi compagni l’hanno apprezzato quanto me. Se rifiuti un complimento sincero, stai dicendo a chi te lo fa che per te non conta, che non ti fidi di lui, o di lei. Pensa a quando tu fai dei complimenti: ti piace che vengano accettati. Fidati del tuo giudizio, e continua ad essere perfezionista come sei, ma impara anche ad accogliere le belle parole di chi ti vuole bene.

Dopo una laurea in chimica e tecnologie farmaceutiche e oltre 20 anni di carriera in aziende farmaceutiche multinazionali, e continuando ad aggiornarmi anche da quando faccio la libera professione, credevo si sapere molto sui placebo e sull’effetto placebo. Ma questo libro mi ha affascinato e fatto fare nuove scoperte fin dalle prime pagine. I suoi pregi sono moltissimi. I pregi pratici: è piccolo, leggero, economico. Può essere messo in borsa e letto ovunque. E anche queste piccole cose non sono da sottovalutare. È scritto benissimo. Si pone l’obiettivo di essere un testo divulgativo, e lo è davvero . Ricchissimo di cultura e di riferimenti storico – letterari – filosofici manca totalmente di pomposità o frasi contorte che spesso si trovano in questo tipo di libri. Qui c’è la cultura vera. Einstein diceva “ Non hai veramente capito qualcosa fino a quando non sei in grado di spiegarlo a tua nonna ”, affermazione che condivido appieno perché chi sa davvero sa anche semplificare i concetti. Fabrizio Benedetti sa. Sa spiegare, sa affascinare. E il libro è anche affascinante per i contenuti, il rigore scientifico. È imperdibile per tutti coloro che lavorano in ambito salute, ed è utile per tutti.

Il titolo completo del libro è Intelligenza emotiva Cos’è e perché può renderci felici. Daniel Goleman è sicuramente il più autorevole esperto mondiale di intelligenza emotiva. Il libro viene talvolta dichiarato “fuori catalogo”, ma vi assicuro che si trova ancora, sia in libreria che per gli acquisti on line. Queste le notizie pratiche. E poi, che dire? È interessante, scritto bene, leggibilissimo. E, soprattutto, imperdibile per chiunque abbia interesse per le relazioni umane, per chi educa, collabora o guida altri esseri umani.