Business in farmacia - Esaminare i concorrenti
Prosegue il processo per stabilire il piano strategico della farmacia
Dopo l’analisi di opportunità, problemi, punti di forza e di debolezza, si passa ad esaminare i concorrenti.
Il primo suggerimento è di prestare attenzione, e passare un po’ di tempo, per stabilire chi sono i concorrenti: la definizione non è così ovvia, né banale!
L’invito è di prendere in considerazione il concetto di concorrente nel senso più ampio del termine: ovunque il cliente acquisti qualcosa facente parte delle categorie merceologiche che voi stessi vendete.
Fate dunque un elenco, il più ampio e completo possibile, indicando il potenziale concorrente e su quale settore potrebbe essere considerato come concorrente.
Mi raccomando: in questa prima fase non escludete neanche quei potenziali competitors che vi sembrano assurdi: ci sarà poi tempo per eliminarsi successivamente. Ricordate che, globalmente, il mondo dei farmacisti ha in anni remoti sottovalutato le erboristerie, la grande distribuzione, ha aperto e quasi chiuso business come la vendita di giocattoli, scarpe, …
Ricordate anche di essere dettagliati: non limitatevi a considerare concorrenti le altre farmacie in generale, ma indicate specificatamente quali farmacie.
Il secondo passaggio è quello di eliminare ciò che non ritenete meritevole di considerazione.
Ricordate, però, di indicare espressamente a fianco di ciascun concorrente che decidete di togliere dalla lista di indicare chiaramente il motivo per cui non lo prendete più in considerazione.
Questa “motivazione” vi potrà essere molto utile nel momento in cui i vostri affari non dovessero più crescere al ritmo desiderato. È infatti molto frequente che si consideri poco rilevante un concorrente, e poi è proprio quello che ci crea problemi. Il motivo? Il concorrente ha cambiato qualcosa, o noi abbiamo sottovalutato alcuni fattori, o abbiamo semplicemente fatto un errore. Fare errori non è grave: sbagliare è una delle modalità principali che ci consentono di imparare! Se avete fatto una lista completa, e avete specificato perché non considerate pericoloso quel preciso concorrente, nel momento in cui dovete rivedere la vostra strategia la correzione sarà rapida e precisa: incisiva e senza perdita di tempo in ulteriori analisi.
Al termine della seconda fase avrete un elenco: fate in modo che abbia un numero di concorrenti diretti compreso tra 3 e 10. Meno di tre, avete sottovalutato qualcosa. Più di dieci sarebbe molto difficile poterli esaminare in maniera esaustiva.
Entriamo ora in fase tre: analisi dettagliata dei concorrenti diretti.
Vanno prese in considerazione tutte le caratteristiche, vanno studiati tutti i particolari. Ricordate che dei concorrenti dovete sapere tutto. Non abbiate quindi remore a fare “spionaggio industriale”: come è arredata la farmacia concorrente, quali iniziative fa, ma anche come tratta i clienti, quali sono i consigli e le peculiarità.
E siate spietati con voi stessi: pronti anche ad ammettere che nella farmacia concorrente sono più attenti alle esigenze del cliente, più gentili o più competenti di quanto siete voi. Non è il momento di cercare gratificazioni: cercate di essere ipercritici verso voi stessi e accurati nell’analisi. Ci sarà tempo poi per identificare perché e come voi potete batterli.
E .. il seguito ala prossima puntata.

Dopo una laurea in chimica e tecnologie farmaceutiche e oltre 20 anni di carriera in aziende farmaceutiche multinazionali, e continuando ad aggiornarmi anche da quando faccio la libera professione, credevo si sapere molto sui placebo e sull’effetto placebo. Ma questo libro mi ha affascinato e fatto fare nuove scoperte fin dalle prime pagine. I suoi pregi sono moltissimi. I pregi pratici: è piccolo, leggero, economico. Può essere messo in borsa e letto ovunque. E anche queste piccole cose non sono da sottovalutare. È scritto benissimo. Si pone l’obiettivo di essere un testo divulgativo, e lo è davvero . Ricchissimo di cultura e di riferimenti storico – letterari – filosofici manca totalmente di pomposità o frasi contorte che spesso si trovano in questo tipo di libri. Qui c’è la cultura vera. Einstein diceva “ Non hai veramente capito qualcosa fino a quando non sei in grado di spiegarlo a tua nonna ”, affermazione che condivido appieno perché chi sa davvero sa anche semplificare i concetti. Fabrizio Benedetti sa. Sa spiegare, sa affascinare. E il libro è anche affascinante per i contenuti, il rigore scientifico. È imperdibile per tutti coloro che lavorano in ambito salute, ed è utile per tutti.

Il titolo completo del libro è Intelligenza emotiva Cos’è e perché può renderci felici. Daniel Goleman è sicuramente il più autorevole esperto mondiale di intelligenza emotiva. Il libro viene talvolta dichiarato “fuori catalogo”, ma vi assicuro che si trova ancora, sia in libreria che per gli acquisti on line. Queste le notizie pratiche. E poi, che dire? È interessante, scritto bene, leggibilissimo. E, soprattutto, imperdibile per chiunque abbia interesse per le relazioni umane, per chi educa, collabora o guida altri esseri umani.