Cosa significa essere flessibili?
Non è la specie più forte a sopravvivere, né la più intelligente, ma quella più pronta al cambiamento. Charles Darwin
Per molti anni questa frase mi è stata ripetuta in ambito aziendale come un inno alla flessibilità. In genere chi la citava voleva farmi accettare qualche cambiamento su cui avevo, ed esprimevo, perplessità, e tante volte veniva utilizzata come una sorta di autorizzazione a rifilare fregature a qualcuno in nome del Cambiamento.
Come se cambiare fosse sempre e comunque positivo.
Peccato che la stessa teoria darwiniana dell’evoluzione dimostri che, a fronte di cambiamenti che garantiscono la sopravvivenza della specie, ce ne siano molti che sono tentativi che vengono poi eliminati.
Potete quindi facilmente immaginare che per lunga tempo sono stata piuttosto scettica verso il concetto di flessibilità.
- Spesso, troppo spesso, il concetto di flessibilità viene invocato nel senso di invito a piegarsi da parte di chi vorrebbe sì piegarci, ma a suo esclusivo vantaggio. E allora non mi va!
Poi mi sono presa il tempo per rifletterci su.
Esiste un altro modo per interpretare il concetto di flessibilità, ed è la scelta e la ricerca della soluzione migliore.
E allora la flessibilità assume tutto un altro significato, decisamente più piacevole. Essere flessibili significa darsi la libertà di scegliere, essere aperti a diverse soluzioni, cercare sempre alternative ai comportamenti e alle soluzioni abituali.
La flessibilità può essere intesa come alternativa ai condizionamenti e alle abitudini.
E questa interpretazione mi piace!

Dopo una laurea in chimica e tecnologie farmaceutiche e oltre 20 anni di carriera in aziende farmaceutiche multinazionali, e continuando ad aggiornarmi anche da quando faccio la libera professione, credevo si sapere molto sui placebo e sull’effetto placebo. Ma questo libro mi ha affascinato e fatto fare nuove scoperte fin dalle prime pagine. I suoi pregi sono moltissimi. I pregi pratici: è piccolo, leggero, economico. Può essere messo in borsa e letto ovunque. E anche queste piccole cose non sono da sottovalutare. È scritto benissimo. Si pone l’obiettivo di essere un testo divulgativo, e lo è davvero . Ricchissimo di cultura e di riferimenti storico – letterari – filosofici manca totalmente di pomposità o frasi contorte che spesso si trovano in questo tipo di libri. Qui c’è la cultura vera. Einstein diceva “ Non hai veramente capito qualcosa fino a quando non sei in grado di spiegarlo a tua nonna ”, affermazione che condivido appieno perché chi sa davvero sa anche semplificare i concetti. Fabrizio Benedetti sa. Sa spiegare, sa affascinare. E il libro è anche affascinante per i contenuti, il rigore scientifico. È imperdibile per tutti coloro che lavorano in ambito salute, ed è utile per tutti.

Il titolo completo del libro è Intelligenza emotiva Cos’è e perché può renderci felici. Daniel Goleman è sicuramente il più autorevole esperto mondiale di intelligenza emotiva. Il libro viene talvolta dichiarato “fuori catalogo”, ma vi assicuro che si trova ancora, sia in libreria che per gli acquisti on line. Queste le notizie pratiche. E poi, che dire? È interessante, scritto bene, leggibilissimo. E, soprattutto, imperdibile per chiunque abbia interesse per le relazioni umane, per chi educa, collabora o guida altri esseri umani.