Bilanci di fine anno

L'anno sta per finire. Che ne dite di fare un bilancio un po' speciale?

Quasi sempre si fa una sorta di bilancio dell’anno che sta per finire. Questi sono anni complessi, e sono quasi certa che molti bilanci di questa fine anno rischiano di essere deprimenti. 
Ed ecco quindi alcuni suggerimenti per rendere i bilanci utili e costruttivi.
  • Armatevi quindi di carta e penna o di un bel file nuovo nuovo.
Si inizia facendo il bilancio di tutte le cose positive.
  • State dicendo che è una lista troppo breve? Siete sicuri di non aver dimenticato un mucchio di cose?
Quando pensiamo alle cose positive della nostra vita tendiamo a dare per scontati moltissimi aspetti, dimenticando che ciò che per noi è assolutamente ovvio non lo è per milioni di persone. Uno dei (pochi) fattori positivi di questa drammatica crisi è proprio che molti riscoprono le piccole cose positive che, fino ad oggi, avevano considerato ovvie. Purtroppo molti fanno le scoperte nel modo peggiore: quando ciò che ritenevano ovvio scompare.
  • Che dite? La lista si sta allungando? Sono sicura che avete ancora dimenticato qualcosa.
Ora, rimanendo sempre negli aspetti positivi, fate un elenco dei momenti di gioia dell’anno appena trascorso. Cercate in particolare i piccoli istanti di felicità totale, di soddisfazione, di orgoglio per un lavoro ben fatto, di dolcezza per il sorriso di un bambino. Cercate di trovare tante sfumature di gioia, magari aiutandovi con il dizionario dei sinonimi per trovare sentimenti positivi che generalmente trascurate.
  • gioia allegria, felicità, contentezza, gaiezza, giocondità, letizia, festosità, esultanza, ilarità, vivacità, brio, piacere, godimento, beatitudine, dolcezza, soddisfazione, delizia, diletto, vitalità, brio, buonumore, spensieratezza, ilarità, festosità, baldoria, esultanza, gaudio, piacere, tripudio …
Lo sapete che il nostro vocabolario contiene quasi mille vocaboli relativi alle emozioni positive, e noi ne usiamo sì e no una decina?
Ora siete pronti per la parte “in rosso” del bilancio. Con assoluta onestà elencate i guai, i dispiaceri, le figuracce, le cose fatte male.
Ma non è finita qui!
Approfittate delle giornate di fine anno ricavando un po’ di tempo per voi: mezz’ora al giorno per una settimana è più che sufficiente, se non siete allenati. Se, invece, siete già allenati bastano davvero pochi minuti.
Allenati a far cosa?
Le emozioni e i ricordi possono essere vissuti in maniera associata o in maniera dissociata.
  • Associata vuol dire che ogni volta che pensiamo a quello specifico ricordo lo riviviamo in toto.
  • Dissociata vuol dire che ogni volta che pensiamo a quel ricordo lo rivediamo dall’esterno, come se guardassimo un film di cui una persona con le nostre fattezze è protagonista.
Ed ora facciamo un bel bagno alla nostra anima.
  • Giorno per giorno scegliamo alcuni ricordi positivi da rivivere in modalità associata, portando così con noi, nel prossimo anno, tutto il bello, le emozioni positive e le risorse di cui disponiamo.
  • Scegliamo anche un ricordo negativo collocandolo in modalità dissociata, permettendo quindi al ricordo di far parte del nostro bagaglio (i brutti ricordi seppelliti senza averli metabolizzati hanno la brutta tendenza a ricomparire quando è meno opportuno) ma eliminandone l’emotività e il dolore.
Il segreto della felicità è tutto qui.


Autore: Carla Fiorentini 7 settembre 2025
Dal mio libro Quattro passi in galleria- quando non vedi la fine del tunnel, arredalo , che si può acquistare on line oppure ordinare in libreria, Il racconto del momento in cui sono stata costretta a tagliare i capelli, che sarebbero caduti (tutti!) con la chemioterapia
Autore: Carla Fiorentini 7 settembre 2025
Riflessioni
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Dopo una laurea in chimica e tecnologie farmaceutiche e oltre 20 anni di carriera in aziende farmaceutiche multinazionali, e continuando ad aggiornarmi anche da quando faccio la libera professione, credevo si sapere molto sui placebo e sull’effetto placebo. Ma questo libro mi ha affascinato e fatto fare nuove scoperte fin dalle prime pagine. I suoi pregi sono moltissimi. I pregi pratici: è piccolo, leggero, economico. Può essere messo in borsa e letto ovunque. E anche queste piccole cose non sono da sottovalutare. È scritto benissimo. Si pone l’obiettivo di essere un testo divulgativo, e lo è davvero . Ricchissimo di cultura e di riferimenti storico – letterari – filosofici manca totalmente di pomposità o frasi contorte che spesso si trovano in questo tipo di libri. Qui c’è la cultura vera. Einstein diceva “ Non hai veramente capito qualcosa fino a quando non sei in grado di spiegarlo a tua nonna ”, affermazione che condivido appieno perché chi sa davvero sa anche semplificare i concetti. Fabrizio Benedetti sa. Sa spiegare, sa affascinare. E il libro è anche affascinante per i contenuti, il rigore scientifico. È imperdibile per tutti coloro che lavorano in ambito salute, ed è utile per tutti.
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Un libro meraviglioso e, credo, particolarmente utile in questo periodo in cui la scuola va protetta, ripensata, resa più utile…
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Non sono pazza: l’attuale presidente degli USA ha di fatto rinunciato al potere.
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Mi dispiace doverlo ammettere: la gestione delle persone attraverso la paura funziona.
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