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Una prescrizione utile

Uso del filtro sensoriale cinestesico per aumentare la compliance

Storia

  • Buon giorno, dottore.
  • Signor Rossi, come sta?

Il signor Rossi lo conoscevo da tempo: quasi 70 anni, portati decisamente bene. Sempre ben vestito, con capi di ottima qualità, costosi, ma sempre con qualcosa fuori posto: un bottone mancante, la cravatta un po’ storta. E, come sempre, il signor Rossi sembrava indifferente alla temperatura esterna, o almeno alla percezione della temperatura che aveva il resto dell’umanità. Ma lui era sempre perfettamente a suo agio.

  • Cosa la porta qui oggi?
  • Mia moglie. Mi ha costretto a fare le analisi circa un mese fa (ricorda? È venuta da lei a farsele segnare? E adesso ha minacciato il divorzio se non venivo a fargliele vedere. Non che ci creda, al divorzio. Siamo sposati da 40 anni e stiamo insieme da quasi 50. Però era davvero arrabbiata, così ho deciso di accontentarla.
  • Mio Dio, signor Rossi, saranno passati sei mesi da quando è venuta sua moglie.

Sempre così, con il signor Rossi. Ottima persona, ma pessimo paziente. Non rispetta i tempi, prende le medicine solo qualche volta, le posologie sono fantasiose. Ogni volta che gli do una nuova terapia qualche giorno dopo, puntualmente, mi telefona la moglie perché lui non si ricorda come deve prendere le medicine, e va per tentativi. E questo quando va bene. A volte non va nemmeno in farmacia a prendere i farmaci che gli prescrivo.

Controllai le analisi. Nulla di realmente grave, ma un po’ di valori da correggere. Gli feci una visita accurata, e venne fuori qualche altra magagna.

  • Signor Rossi, devo darla una terapia lunga e complessa.

Mi rispose “certo”, ma i suoi occhi mi dicevano tutt’altro. Così pensai a quel corso di comunicazione appena frequentato, e decisi di fare un tentativo.

Domande

  • Che cosa potrebbe fare il medico per indurre il signor Rossi a rispettare la terapia?

Risposta

Che cosa potrebbe fare il medico per indurre il signor Rossi a rispettare la terapia?

Molte delle caratteristiche descritte fanno pensare che il signor Rossi abbia un filtro sensoriale prevalente cinestesico:

  • Il vestire allineato con la sua percezione del clima
  • Gli abiti eleganti, ma con qualche imperfezione al punto da sembrare trasandato
  • La disattenzione nel rispettare le terapie: il cinestesico impara per tentativi. Lui prova, sperimenta.

Si può quindi fare leva sulle motivazioni: il cinestesico è motivato dal suo stesso senso pratico. Impara, o fa qualcosa, perché serve e perché lo ritiene utile.

Quindi:

  • spiegare dettagliatamente il motivo per ciascun farmaco, quale è il loro effetto, perché devono essere presi
  • fornire ampie motivazioni pratiche sul perché deve essere fatta la terapia
  • approfondire la sintomatologia cinestesica del paziente e chiedere di prestare attenzione al miglioramento dei sintomi durante la terapia
  • scegliere farmaci che, in caso di approssimazione nella posologia, non creino problemi
  • scegliere preferibilmente terapie brevi
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