Mi sento un po’ strana, confuse.
Alterno il desiderio di andare avanti, anche lanciandomi in nuovi (e strani) progetti a quello di fermarmi, meditare, raccogliermi in me stessa.
Ammetto anche che non brillo per tolleranza: chi ha cercato di mettermi i piedi in testa nella settimana appena trascorsa ha avuto una brutta sorpresa.
Mi sono, ovviamente, chiesta se sto sbagliando qualcosa e, come consuetudine, mi sono data qualche martellata sui calli.
Poi è arrivata l’illuminazione!
Non sono scema! O, meglio, sé, lo sono, ma non più del solito.
Anche i dubbi, i nodi da sciogliere, le matasse da dipanare prima di prendere una decisione importante fanno parte di me: non sempre, ma spesso.
Avere incertezze quando è in gioco la mia nuova vita, vendere casa, traslocare, dove concentrare il mio lavoro nel futuro, elaborare un lutto importante… in fondo è mio diritto.
E poi l’illuminazione: sono in perfetta sintonia con l’universo.
Se l’universo (dico: l’universo, mica pizza e fichi!) è indeciso su quale stagione è e continua ad oscillare tra primavera avanzata e quasi inverno, se costringe noi umani ad andare un giorno in maglietta e il giorno dopo cercare nuovamente il piumino, con il risultato di essere sempre vestiti in maniera sbagliata rispetto al clima, chi sono mai io per pretendere da me stessa di avere le idee chiare in tempi minimi?!
E adesso vado a rimettermi il maglione che avevo tolto un’ora fa.
