Sono, indiscutibilmente, un donna e non sono più nel fiore degli anni.
Francesco è sempre stato chiamato
Dottore. Io no. Chi conosceva entrambe ha sempre copiato il modo in cui mi chiamava lui:
Carlotta.
Ma anche in azienda ero più frequentemente Carla che dottoressa Fiorentini.
Non mi ha mai disturbato più di tanto, e so che se devo tirar fuori la grinta, o le unghie, nella realtà mi ritrovo armata di bisturi taglienti e pericolosi.
Ora, nelle ultime settimane, con il nuovo ruolo di vedova sta succedendo di tutto.
- Appena aperta la pratica con la banca per chiudere il conto chiedo chiarimenti per un’assicurazione sulla vita di Francesco di cui non sapevo nulla.
- “non si preoccupi, signora, non è niente”.
- Faccio passare qualche settimana e scrivo per chiarimenti.
- Nessuno risponde.
- Prendo il telefono e chiamo il direttore della filiale. “Sono la dottoressa Fiorentini, moglie di Francesco Fumagalli, e voglio chiarimenti sulla polizza XXXX stipulata da mio marito. Mi serve la copia del contratto e la contabile di pagamento per il 2023, urgente, per il 730.”
Il tono, lo so, era ben poco cordiale.
- Meno di 30 minuti e arriva la telefonata.
- “a quanto pare ho preso una cantonata sulla polizza vita di suo marito”
- “sì, mi sembra che abbia preso una grossa cantonata”
- “venga in banca giovedì, controlliamo insieme e la liquidiamo immediatamente”
- Non saranno grandi cifre, ma sono mie!
Ho messo in vendita l’appartamento il 29 febbraio. Il titolare dell’agenzia voleva fissare un prezzo più basso. Forte del parere del nipote architetto, di accurato controllo dei prezzi medi di Milano, sapendo a quanto sono stati venduti negli ultimi anni almeno 3 appartamenti nello stesso palazzo, mi rifiuto di assecondarlo.
Ad oggi, 10 aprile, sono venuti e vederlo almeno in 12, e alcuni sono tornati più volte. Non mi sembra male.
Eppure
oggi l’agente immobiliare mi chiede di abbassare il prezzo di 50mila euro (50mila!) perché i potenziali acquirenti chiedono di pagare meno (ma che strano!!) e poi, aggiunge lui, è completamente da ristrutturare.
Ci sono lavori da fare, è vero, ma ristrutturare completamente è un’altra cosa, e alcuni condomini mi hanno detto che il prezzo richiesto è fin troppo basso (se io vendo a poco si deprezza tutta la casa).
Ho deciso di togliermi l’outfit da donna vedova e vestire di nuovo i panni del dirigente di multinazionale.
“Il vero problema è che il primo che non crede al valore della casa è lei, e notoriamente se il venditore non crede a quello che vende abbassa il prezzo. Ho insegnato a vendere a centinaia di venditori. Se lei parte pensando che la casa non vale non otteniamo niente.”
No, ma…
Ho rincarato la dose. Non era contento.
Non ho voluto infierire perché è amico di un amico, ma ho ancora qualcosa sullo stomaco: lo tengo per la prossima volta.
Poi… capisco che gli uomini si sentano castrati dalle donne volitive, ma se ci sono ancora uomini tanto deficienti da credere che le donne siano casalinghe disperate…